giovedì 16 aprile 2009
champions: tre inglesi contro il barcellona
Di Diego Del Pozzo
Il ritorno dei quarti di finale della Champions League ha ribadito la netta superiorità del calcio inglese su quello del resto del Continente. Tre semifinaliste su quattro, infatti, vengono da oltre Manica: Chelsea, Arsenal e i campioni uscenti del Manchester United, che - come avevo pronosticato anch'io - riescono a espugnare lo stadio del Porto e a eliminare i lusitani che tanto li avevano fatti soffrire all'andata. L'unica superstite del resto d'Europa è il Barcellona stellare di Pep Guardiola, squadra che, a questo punto, si divide i favori del pronostico proprio assieme ai Red Devils di sir Alex Ferguson.
Tra fine aprile e inizio maggio, dunque, ci aspettano due semifinali di grande fascino: da un lato, Chelsea - Barcellona; dall'altro, Manchester United - Arsenal. E proprio i Gunners - tra campioni e vicecampioni uscenti e spagnoli che hanno incantato tutti con il loro gioco sontuoso ed efficace - saranno la "mina vagante" del turno di semifinale: gli uomini di Arsène Wenger, infatti, arrivano a questo momento della stagione sospinti da una straordinaria condizione fisico-atletica e psicologica (nella foto qui sopra, il balletto di festeggiamento dopo uno dei tre gol con i quali hanno sconfitto il Villareal), avendo peraltro recuperato tutti i loro illustri infortunati (Fabregas, Adebayor e Walcott, tutti decisivi in queste settimane). Fossi in Ferguson, dunque, non sarei troppo soddisfatto dell'accoppiamento con l'Arsenal, anche se arrivati alle semifinali, ormai, un avversario vale l'altro.
Certo che, per come concepiscono il calcio e poi lo mettono in pratica, una finale tra Barcellona e Arsenal sarebbe davvero un inno al bel gioco. Con i Gunners, tra l'altro, che in questo caso avrebbero la ghiotta occasione di "vendicare" la sconfitta del 2005-2006, 2-1 nella finale giocata a Parigi, proprio contro i Blaugrana catalani.
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