(Il Mattino - 2 dicembre 2010)
Il presidente azzurro, dunque, non dimentica la sua squadra nemmeno durante la cerimonia di consegna dei Biglietti d'oro, ieri sera a Sorrento nell'ambito delle Giornate professionali di cinema, dove il produttore ha portato a casa l'ennesimo riconoscimento per gli incassi di Natale a Beverly Hills. Stavolta, però, meglio del cine-panettone Filmauro ha fatto Benvenuti al Sud. "Ma io firmerei adesso - sottolinea De Laurentiis - per arrivare secondo ogni anno, perché vorrebbe dire aver incassato più delle altre centinaia di film che si producono annualmente in Italia. Il calcio, invece, è diverso: lì un secondo posto preventivo non m'interessa. Però, ciò non vuol dire che le vittorie debbano essere inseguite saltando le tappe necessarie per una crescita graduale, corretta e duratura". Come dire: il Napoli sul mercato di gennaio non farà follie. Ma cosa potrebbe accadere se, a quel punto della stagione, gli azzurri dovessero essere ancora nelle zone altissime della classifica? "Non bruceremmo comunque le tappe. Sarebbe come una eiaculazione precoce in un rapporto sessuale: io preferisco che il piacere duri il più a lungo possibile. D'altra parte, i fuochi d'artificio fini a se stessi sono inutili e dietro si lasciano soltanto fumo".
Ma, concretamente, quali potrebbero essere le mosse alle quali la società sta lavorando per rafforzare l'organico? De Laurentiis ha le idee chiare: "Faremo mercato tra gennaio e luglio, prendendo giocatori convinti di venire da noi e di confrontarsi con una realtà ambiziosa e impegnativa come Napoli. Ovviamente, secondo quelle che sono le indicazioni di Mazzarri, manterremo una rosa di 22-23 uomini, quindi non prenderò certo atleti destinati a marcire in panchina o in tribuna. Inoltre, prima di muoverci dobbiamo capire bene quali potranno essere le reali potenzialità di gente come Sosa, che pian piano si sta inserendo nel nostro progetto". La priorità, comunque, andrà alla difesa: "E non è nemmeno detto che ci limiteremo a un solo rinforzo, perché potremmo anche decidere di prendere un centrale in più".
Per quanto riguarda, infine, un argomento caro, come il futuro del calcio, Aurelio De Laurentiis non si smentisce nemmeno durante la kermesse sorrentina: "Credo che la cosa più importante sia rispettare i dettami del Fair-play finanziario voluto da Platini, anche perché sono convinto che da qui a tre-quattro anni non esisteranno più Champions né Europa League, ma qualcosa di diverso. E, guardando sempre avanti, mi piacerebbe se anche le rose potessero essere gestite diversamente: magari facendo giocare il primo tempo a una squadra e il secondo a un'altra tutta nuova".
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