domenica 5 dicembre 2010

brasileirao 2010: fluminense campione 26 anni dopo

Di Diego Del Pozzo

E dunque Muricy Ramalho ce l'ha fatta di nuovo. Il più europeo dei tecnici brasiliani, infatti, ha portato il Fluminense alla conquista del secondo Brasileirao della sua storia (dopo quello del 1984), confermando le doti che lo avevano visto già trionfare per tre volte sulla panchina del San Paolo. Dunque, il passaggio dal futebol paulista a quello carioca è stato assorbito senza traumi, a conferma del valore assoluto di un allenatore che oggi guiderebbe senz'altro la Nazionale brasiliana al posto di Mano Menezes, se soltanto i dirigenti del club di Rio de Janeiro gli avessero dato il permesso di accettare la proposta della Federcalcio verdeoro (ma, alla fine, hanno avuto ragione loro a trattenerlo...). Dunque, al Corinthians di Ronaldo non è riuscita la miracolosa rimonta, fermatasi sull'1-1 in trasferta col retrocesso Goiás, anche se pure una vittoria del Timao sarebbe stata inutile a causa del successo casalingo odierno del Tricolor, 1-0 sul Guaranì con rete decisiva dell'attaccante Emerson (naturalizzato del Qatar). A completare il trionfo della squadra di Ramalho, arriva anche la nomina del trequartista Darìo Conca (nella foto) a miglior giocatore del Brasileirao 2010: 27 anni, mai convocato nella Selecciòn Albiceleste, Conca ha giocato tutte e 38 le partite del torneo, segnando nove reti ma, soprattutto, tenendo in piedi la squadra nei momenti di difficoltà, grazie alla sua tecnica spesso abbinata a una grande rapidità nelle giocate decisive. Ha marchiato a fuoco la stagione dei neo-campioni, insomma, più lui che i pubblicizzatissimi "europei di ritorno" Deco, Belletti, Fred, comunque importanti per il carisma e l'esperienza con i quali hanno aiutato i compagni a trasformare la salvezza in extremis della scorsa stagione - dove, però, Fred c'era già - nel trionfo di questo 2010.
Dietro al Fluminense, primo con 71 punti, si classifica sul filo di lana il Cruzeiro (69), che supera il Corinthians (68) grazie al 2-1 casalingo sul Palmeiras. Alle spalle delle prime tre (qualificate per la Copa Libertadores 2011 assieme al Santos vincitore della coppa del Brasile e all'Internacional, campione in carica del massimo torneo continentale) si posiziona, quindi, il Gremio (63) allenato da Renato Gaucho, l'ex attaccante romanista subentrato a metà stagione e responsabile della decisa sterzata della squadra di Porto Alegre, che alla fine può vantare il miglior attacco del torneo e il capocannoniere (Jonas, 23 reti). Per qualificarsi alla prossima Libertadores, però, gli uomini di Renato devono sperare che l'appena retrocesso Goiás non conquisti mercoledì la Copa Sudamericana contro gli argentini dell'Independiente, altrimenti toglierà proprio al Gremio il posto utile. A proposito di retrocessioni, infine, fanno compagnia ai verdi della Goiania anche Vitória Bahia, Guaranì e Gremio Prudente. Nella massima serie, invece, salgono Coritiba, Figueirense, Bahia e América Mineiro.

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