giovedì 8 ottobre 2009
mondiali under 20: perché senza i migliori?
Di Diego Del Pozzo
Domani sera la Nazionale italiana Under 20 di Francesco Rocca si giocherà l'accesso alla semifinale del Mondiale di categoria affrontando l'Ungheria. A prescindere da ciò che potrà accadere non posso fare a meno di riflettere su una cosa.
La nostra squadra, infatti, è composta da ragazzi impegnati in categorie minori, rappresentative giovanili o, addirittura, non impegnati per niente, in quanto disoccupati. Cosa sarebbe potuto accadere, dunque, se avessimo potuto schierare al Mondiale Under 20 una squadra titolare come questa che elenco qui di seguito? Eccola: Fiorillo; Santon, Albertazzi, Ariaudo, Bellusci; Poli, Bolzoni, Raggio Garibaldi; Balotelli (nella foto qui sotto), Okaka (Marilungo), Paloschi.
Perché, dunque, la Federazione italiana non ha imposto ai club, com'era doveroso, di liberare i loro calciatori per questa Nazionale, che avrebbe dovuto affrontare quella che, di fatto, è la seconda competizione per importanza, tra quelle organizzate dalla Fifa? Non sarebbe stato bello poter competere ad armi pari con Brasile e Germania, magari con concrete possibilità di vincerlo, questo Mondiale che a ogni sua edizione "lancia" i campioni del futuro?
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Ti devo correggere, spero accetterai.. ;-)
RispondiEliminaLa Fifa non può imporre ai singoli club di "affidare" i propri giocatori alle nazionali under 20 e per ciò si è sollevato un gran polverone relativo alle date.
Nella situazione dell'Italia ci sono la stragrande maggioranza dei 24 paesi partecipanti al torneo egiziano.
Tu menzioni la Germania, ma se valuti attentamente la rosa portata in Egitto troverai diverse assenze illustri.
Eccoti una lista tra i nati nel 1989:
Badstuber (Bayern), Diekmeier (Norimberga), Gebhart (Stoccarda), Marin (Werder), Pezzoni (Colonia), Reus (Gladbach), Muller (Bayern), Schieber (Stoccarda).
1990:
Rudy (Stoccarda), Kroos (Leverkusen)
Citare l'Inghilterra diventa ancora più imbarazzante:
Wilshere, Gibbs e Walcott (Arsenal), Tomkins e Stanislas (West Ham), Hutchinson e Sturridge (Chelsea), Delph (Aston Villa), Welbeck (Manchester United), Carroll (Newcastle), Sears (Crystal Palace), Smalling (Fulham), Rodwell (Everton).
Se pensiamo che il pur dotatissimo Brasile ha dovuto rinunciare a diversi pezzi da novanta come Alexandre Pato e Rafael Carioca, per citarne solo un paio...,sembra proprio che questo mondiale sia una rassegna iridata riservata alla categoria "riserve".
Saluti;-)
Ci mancherebbe altro, caro Vojvoda. Correggi pure... E' sempre un piacere confrontarsi.
RispondiEliminaIn effetti, però, nel mio breve commento non parlo della Fifa, bensì della Federazione italiana. E l'obbligo al quale mi riferisco è, più che altro, un obbligo morale. Ovvero: riuniamoci, club e Federazione, per cercare di capire come affrontare al meglio il Mondiale Under 20 (dove, tra l'altro, l'Italia non si qualifica proprio tutte le volte, a differenza di altre potenze calcistiche mondiali da me citate). Così com'è stato fatto, invece, non lo si è affrontato al meglio (basti pensare anche al raduno effettuato una decina di giorni prima della partenza per l'Egitto), ma lo si è snobbato stupidamente.
Certo, sono d'accordo con te sul fatto che anche altre importanti nazionali hanno portato squadre rimaneggiate, però mi sembra che Italia e Inghilterra siano state le più tartassate in seguito ai veti dei vari club (e l'Inghilterra ha pagato la cosa ancora più amaramente...).
Ancora d'accordo con te, infine, sulle date dell'Under 20 scelte in maniera demenziale, tra l'altro in concidenza con partite ufficiali delle nazionali Under 21 europee e delle nazionali maggiori di tutto il mondo per i turni conclusivi delle qualificazioni mondiali. Chi ha scelto le date è davvero un genio...
Ciao e alla prossima.