mercoledì 12 ottobre 2011

la guerra fredda tra il napoli e "il mattino" secondo "iustitia"

Il Napoli sta vivendo una stagione da protagonista in campionato e in Champions League, ma Il Mattino è costretto a seguire a distanza i successi della squadra di calcio. Eppure furono gli scudetti conquistati nel 1987 e nel 1990 con Maradona a portare Il Mattino di Pasquale Nonno al record di vendite con le 179.940 copie giornaliere del 1990, mentre oggi Il Mattino diretto da Virman Cusenza dichiara di vendere meno della metà delle copie di venti anni fa; il dato più recente è di agosto con un venduto di 89.900 copie.
Il gelo tra la società di De Laurentiis e il quotidiano di Caltagirone è calato a giugno scorso quando Il Mattino ha mandato in edicola un libro e un dvd sulla cavalcata del Napoli con terzo posto finale nel campionato scorso. Al presidente del Napoli che bussava a denari in nome di presunti diritti d’autore i dirigenti del Mattino replicarono dicendogli che non gli spettava niente perché testi e foto erano di proprietà del Mattino.
La reazione del vendicativo presidente non si è fatta attendere: a fine luglio, con il Napoli in ritiro a Dimaro, in provincia di Trento, ha fatto ritirare il pass al cronista del Mattino Roberto Ventre, costretto a seguire il Napoli da lontano, perché ovviamente gli inutili comunicati di solidarietà degli organismi di categoria non hanno spaventato De Laurentiis, un imprenditore abituato a muoversi con durezza e anche con rozzezza nei rapporti con la stampa. Gli episodi sono numerosi, ma uno è sufficiente per illuminare il personaggio. A metà luglio sulla nave da crociera Splendida il Napoli presenta il nuovo acquisto Gökhan Inler; il giornalista Gianluca Monti della Gazzetta dello Sport fa una domanda al calciatore, ma De Laurentiis si impadronisce del microfono: “Tu fai sempre domande soltanto per rompere i coglioni”. La risposta maleducata del numero uno del Napoli non scatena proteste da parte dei giornalisti, ma “applausi ossequiosi” e “risate deferenti e gioiose”.
E torniamo al duello con Il Mattino. Da parte di De Laurentiis arrivano sciabolate alle quali via Chiatamone risponde con punture di spillo. Un esempio? Il 27 settembre al San Paolo il Napoli, con reti di Hamsik e Cavani, strapazza il Villarreal, terza classificata nell’ultimo campionato spagnolo e l’anno scorso, nella sfida a eliminazione diretta, vittorioso sul Napoli nel torneo Uefa.
Il 28 settembre Il Mattino on line apre sull’Unione europea che vara la Tobin tax, seguono Angelo Bagnasco con Gianni Letta e Silvio Berlusconi alle prese con i sabotatori che gli impediscono di governare, quindi la Comunità europea che boccia il piano rifiuti, infine il Napoli con i servizi sulla vittoria al San Paolo.
“Ci troviamo in una situazione paradossale - spiega uno dei redattori del Mattino che segue da vicino la querelle - con un orizzonte che dopo quattro mesi non lascia intravedere novità. E non so se ci sono altri motivi di tensione, ad esempio ruggini tra Vittorio Raio, consigliere del presidente e redattore dello sport del Mattino in pensione, e il responsabile dello sport del Mattino Toni Iavarone. Certo è che De Laurentiis ha proibito ai tesserati del Napoli di rilasciare interviste esclusive al Mattino e così alla vigilia di un big match come Napoli-Milan siamo stati costretti a intervistare Allegri”.

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