(Gazzetta.it - 23 giugno 2011)
Il raddoppio arriva al 24' grazie a una discesa travolgente di Danilo conclusa con un tocco che lascia immobile il portiere uruguaiano Sosa. Partita chiusa? No. Il Santos sbaglia un paio di facili contropiedi e gli avversari tornano in gara con una rete di Estoyanoff favorita da una deviazione di Durval. Il finale è un assalto all'arma bianca degli ospiti che ci provano con un paio di conclusioni di Martinuccio. Al fischio finale dell'arbitro argentino Pezzotta si scatena una furibonda rissa in campo. Protagonisti i giocatori e alcuni tifosi. La polizia impiega alcuni minuti per riportare la situazione sotto controllo.
Nel Santos molto positiva la prova di Ganso che tornava in campo dopo più di un mese di assenza a causa di un infortunio muscolare. Il talento brasiliano, nel mirino del Milan, ha dimostrato di avere qualità e grande senso del gioco. I dirigenti rossoneri faranno bene a non perderlo di vista. A centrocampo preziosa anche la prova di Arouca, altro elemento corteggiato dal mercato italiano e autore dell'assist che ha propiziato il gol di Neymar. Alla fine grande festa del popolo del Santos. Con il mitico Pelè presente alla premiazione.
Pelè ha avuto parole di elogio per l'ottimo gioco mostrato dal gioiello Neymar. Tuttavia ha voluto tenere a distanza ogni paragone e ha voluto mandare un messaggio al fuoriclasse argentino Leo Messi. "Neymar è un giocatore di grande talento. Nel primo tempo non ha fatto bene, perché la difesa del Penarol è molto forte. Ora speriamo che nel Brasile possa fare buone prestazioni, quello che non accade a Messi, perché gioca bene nel Barcellona ma in nazionale non fa bene". A una domanda precisa se Neymar potrà arrivare ai livelli di Pelè, l'ex campione brasiliano ha risposto seccamente: "Per riuscirci dovrà fare più di 1282 gol...".
povero River Plate, che brutta fine
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