lunedì 27 giugno 2011

argentina: il dramma del river, prima retrocessione in 110 anni

Di Adriano Seu
(Gazzetta.it - 26 giugno 2011)

L'incubo si è materializzato e per i tifosi del River da pochi minuti la serie B non è più un semplice fantasma, ma una cruda realtà con cui dover fare i conti. Il pareggio del Monumental contro il Belgrano non è infatti stato sufficiente a ribaltare le sorti di uno spareggio per la verità già compromesso all'andata dal 2-0 incassato a Cordoba. Niente da fare per Lamela e compagni nonostante la spinta e il tifo sfrenato dei quasi 70mila sugli spalti del Monumental.
Il River parte subito all'attacco, con Pavone e Caruso supportati alle spalle da Lamela, e i primi 45 minuti sono a senso unico. Le occasioni per i padroni di casa arrivano numerose, anche se raramente si tratta di opportunità cristalline. Dopo il grande spavento per un gol degli ospiti annullato per sospetto fuorigioco, il River passa in vantaggio al 5' con Pavone, abile a piazzare alle spalle di Olave un angolato rasoterra da posizione centrale. Il vantaggio dovrebbe dare ai padroni di casa la spinta necessaria per raggiungere il raddoppio, che significherebbe la permanenza nella massima divisione, ma con il passare dei minuti il pallone diventa sempre più pesante e ingestibile. A metà del primo tempo, il Monumental grida allo scandalo per un netto rigore su Caruso non concesso dall'arbitro Pezzotta, e negli ultimi 10 minuti prima dell'intervallo Pavone e Caruso sprecano tre opportunità sparando alto da buona posizione.
Al ritorno in campo per i secondi 45 minuti tutti si aspettano l'arrembaggio dei padroni di casa ma, dopo una clamorosa opportunità da gol fallita dagli ospiti, è Farré a far sprofondare il popolo millonario nella disperazione: scontro a centro area tra Ferrero e Manuel Diaz, e il giocatore del Belgrano si avventa sul rimpallo per trafiggere Carrizo in tutta libertà da posizione ravvicinata. Alla metà della ripresa Pavone ha la possibilità di riportare avanti il River e riaccendere le speranze con un calcio di rigore, ma spara sul portiere e per la gente sugli spalti scende la notte.
Il River (che nella sua storia ha conquistato 33 titoli nazionali, una Intercontinentale e 2 Libertadores) avrebbe bisogno di segnare altri due gol, ma il pareggio del Belgrano è una batosta a cui è impossibile reagire.
E nel frattempo esplodono la rabbia e le lacrime dei tifosi. Mentre fuori dallo stadio scoppiano incidenti tra ultrà e polizia, i giocatori si radunano a centrocampo abbandonandosi alla disperazione. Nessuno sembra capacitarsi dell'accaduto, e c'è spazio solo per le lacrime e la disperazione, mentre fuori dalla mura dello stadio esplode la guerriglia, con venticinque feriti (bilancio che rischia di esere provvisorio) e assalti ai mezzi delle emittenti televisive. Alcuni gruppi di ultrà hanno costruito barricate intorno all'impianto per rendere impossibile l'uscita dallo stadio dei giocatori. Il clima è da guerriglia, la polizia è in difficoltà. I feriti a decine tra gli agenti e gli ultrà.

1 commento:

  1. Intanto, all'una di notte, i feriti sfiorano già le cinquanta unità. E la nottata è ancora lunga... Speriamo bene...

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