Per ripartire col piede giusto, mi sembra opportuno riepilogare quelli che, secondo me, sono stati gli avvenimenti calcistici più interessanti verificatisi in queste settimane di mia assenza dal Web:
1) Cesare Prandelli ha preso ufficialmente possesso della panchina di commissario tecnico della Nazionale italiana, rendendo chiara la svolta a 180° rispetto alla precedente gestione: "chiavi della squadra" affidate ad Antonio Cassano, col beneplacito dei pochi "senatori" ancora presenti in rosa (De Rossi, Pirlo, Chiellini, oltre all'attualmente infortunato neo-capitano Buffon); apertura totale ai giocatori di talento, anche se caratterialmente "complicati" (primo tra tutti, Mario Balotelli); disponibilità a guardare agli oriundi, almeno per tamponare le emergenze, in attesa dell'auspicabile esplosione di qualche giovane talento in un futuro non troppo lontano; decisivo abbassamento dell'età media della rosa; grande attenzione ai valori etici, oltre che a quelli tecnici, con il varo di un vero e proprio regolamento interno e con la promessa che, in caso di condotta riprovevole con i club, non si verrà convocati in Nazionale. Le premesse sono incoraggianti, anche se il nuovo ciclo prandelliano s'è aperto con la sconfitta londinese contro la Costa d'Avorio, opportuna per ricordare a tutti che ci sarà tanto lavoro da fare;
2) Roberto Baggio ha fatto il suo rientro ufficiale nell'ambiente del calcio italiano, nominato presidente del Settore tecnico di Coverciano da un presidente federale, Giancarlo Abete, disposto a tutto pur di non cedere la propria poltrona. Comunque, Baggio potrà certamente dare un contributo utile al movimento calcistico nazionale, così come Gianni Rivera e Arrigo Sacchi, nominati rispettivamente al vertice del Settore giovanile e scolastico e al Coordinamento delle Nazionali giovanili (compresa l'Under 21). Speriamo che non siano - come temo - soltanto nomine di facciata;
3) Dopo il fallimento al Mondiale sudafricano, il calcio italiano si è reso conto di essere in crisi strutturale. E, tra tante proposte bislacche, qualcuno ha iniziato a parlare seriamente della possibilità di schierare squadre B delle società italiane più importanti - come avviene in altri Paesi calcisticamente evoluti - in quelle che sono le attuali Prima e Seconda divisione della Lega Pro: in questo modo, i giovani farebbero realmente esperienza di gioco in gare agonisticamente "vere" e potrebbero maturare prima rispetto a quanto avviene attualmente in un campionato Primavera che, così com'è, ha fatto il suo tempo;
4) A proposito di giovani, dopo una telenovela durata per buona parte dell'estate, l'Inter ha ceduto il ventenne Mario Balotelli al Manchester City allenato da Roberto Mancini, cioè l'allenatore che lo lanciò in Serie A a diciassette anni d'età. Così, va a giocare all'estero il più forte calciatore italiano Under 23, impoverendo ulteriormente il panorama calcistico nostrano e dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, quanti passi indietro ha fatto il calcio italiano - o l'Italia tutta? - in questi ultimi anni;
5) Intanto, proprio la Premier League nella quale giocherà anche Balotelli ha preso il via a ridosso del week-end di Ferragosto. Il Chelsea ha iniziato giocando ancora col pallottoliere (6-0), mentre l'Arsenal s'è conquistato un prezioso pareggio sul campo del Liverpool, grazie a una papera di Pepe Reina a tempo praticamente scaduto: e pensare che, di solito, i Gunners - i quali avevano meditato di fare un'offerta estiva proprio ai Reds, per tentare di acquistare Reina - perdono punti per colpa degli errori dei loro portieri; stavolta, invece, li hanno conquistati.
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