mercoledì 11 febbraio 2015

la serie a è sempre più provincia: una mia riflessione "napolista"

Di Diego Del Pozzo
(Il Napolista - 30 gennaio 2015)

La cessione di Cuadrado al Chelsea da parte della Fiorentina rappresenta l'ennesima stridente conferma dell'attuale status della Serie A italiana, che nella considerazione degli addetti ai lavori internazionali è, ormai, al medesimo livello del campionato olandese o di quello belga: tornei buoni per far crescere i giovani talenti e i campioni del domani, in modo da poterli poi acquistare appena questi salgono di livello e, al tempo stesso, aumentano le loro pretese economiche.
In un contesto di questo tipo, temo che la maggior parte degli osservatori italiani e, purtroppo, anche la quasi totalità dell'ambiente napoletano non abbiano dato il giusto peso (che è enorme) all'acquisto di Gonzalo Higuaìn da parte del Napoli, che nell'estate 2013 è riuscito a strapparlo addirittura al Real Madrid, pagandolo ben 40 milioni (senza prestiti o formule astruse) e convincendolo a lasciare un torneo di prima fascia come la Liga per venire a giocare nella derelitta Serie A. Naturalmente, per la riuscita di una simile operazione di mercato è stata fondamentale la presenza di Rafa Benitez sulla panchina azzurra.
Ma, sia come sia, era dai tempi del passaggio di Eto'o (quello vero, non questo del 2015) dal Barcellona all'Inter di Mourinho (peraltro, nell'ambito di uno scambio con Ibrahimovic) che una stella conclamata del calcio internazionale non lasciava un top club straniero per venire a giocare in Italia. Da allora, in Serie A sono arrivati soltanto talenti in rampa di lancio (Pogba, Kovacic, Iturbe, Marquinhos, Morata, ecc.), calciatori di livello medio-alto provenienti da squadre medie (Vidal, Llorente, Medel, Gervinho, Biglia, Djordjevic, Joaquin, ecc.) o stelle stagionate pronte a sparare le ultime cartucce delle loro gloriose carriere (Klose, Essien, Saviola, Evra, Cole, ecc.). Il caso Tevez-Juventus è differente, perché i bianconeri lo hanno preso a condizioni assolutamente di favore mentre era fuori rosa (da mesi) nel Manchester City. E, comunque, in Italia l'Apache ci è giunto da trentenne.
L'acquisto di Gonzalo Higuaìn da parte del Napoli, dunque, costituisce assolutamente un unicum per una squadra di Serie A di questi anni. E già soltanto per una simile operazione di mercato, capace di sprovincializzare l'asfittico panorama calcistico italiano, il Napoli meriterebbe una considerazione maggiore da parte degli addetti ai lavori.

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