mercoledì 26 agosto 2009
il napoli dopo la prima
Di Diego Del Pozzo
Sempre dal solito Internet Point della costa ionica calabrese, ecco alcune brevi considerazioni sul nuovo Napoli di Roberto Donadoni, dopo la sfortunatissima sconfitta di Palermo alla prima giornata di campionato.
Innanzitutto, ci tengo a dire che erano anni che non mi capitava di assistere a una partita così prepotentemente dominata dagli azzurri, sul piano del gioco, del ritmo, delle occasioni da gol. Nemmeno il Napoli di Reja nei suoi momenti migliori, quando nello scorso novembre toccò anche la vetta della classifica, aveva mai espresso tanta sicurezza e sfrontatezza, controllando la partita e i suoi ritmi a piacimento: quella squadra, infatti, anche nei suoi esiti di massima spettacolarità, ha quasi sempre agito in contropiede, mentre nella serata palermitana gli uomini di Donadoni hanno impostato e gestito la partita come desideravano, almeno per un'ora abbondante.
Tre pali, un gol regolare annullato ad Hamsik, altre tre nitide occasioni da rete con l'uomo liberato davanti al portiere, il gol buono realizzato sempre dal centrocampista slovacco: questo il computo delle azioni pericolose create dal Napoli a Palermo. Dall'altra parte, invece, vanno segnalati quasi unicamente i due gol subiti su ingenuità prima di Maggio - che, però, è stato letteralmente atterrato dal palermitano Cavani, senza che l'arbitro Rosetti rilevasse nulla - e poi di uno Zuniga assolutamente spaesato sul lato sinistro del campo.
Ecco, al di là della sfortuna e delle sviste arbitrali, mi sento di indicare proprio nella errata sostituzione Datolo-Zuniga un elemento decisivo per la sconfitta del Napoli. L'ottimo Donadoni di questo avvio di stagione, infatti, in questo frangente ha evidenziato, ancora una volta, i suoi limiti nella lettura in corso di match: una volta uscito il buon Datolo di Palermo, il Napoli ha perso il gioco sul lato sinistro e ha continuato ad attaccare soltanto centralmente e a destra; in più, il colombiano Zuniga ha mostrato la sua chiara inadattabilità alla fascia sinistra, accentrandosi costantemente, lasciando sempre vuoto il lato di competenza (che, però, non è il suo), fino al "patatrac" del goffo fallo da rigore su Cavani, anch'esso - a mio avviso - provocato da un difetto di posizione derivante dall'essere fuori ruolo.
Dunque, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, l'esigenza primaria del Napoli per completare la rosa è sempre la stessa: un buon esterno sinistro da schierare nell'undici titolare!
Comunque, già domenica sera contro il Livorno, rivedrò con grande piacere la squadra generosa e volitiva che ha esordito a Palermo. E speriamo bene...
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