giovedì 10 luglio 2014

brasile 2014: elogio di javier mascherano

Di Diego Del Pozzo

"Oggi è il tuo giorno, oggi diventi un eroe. Hai capito?": con queste parole, Javier Mascherano carica il portiere dell'Argentina, Sergio Romero, al termine dei tempi supplementari della semifinale mondiale di ieri sera contro l'Olanda.
Mascherano parla alla squadra, prima dei rigori
Intorno a lui, i volti dei compagni sono stremati dalla fatica, ma "El Jefecito" - e non è un caso che lo chiamino così - si trasforma in vero e proprio allenatore in campo e arringa il resto della squadra prima del momento decisivo che dovrà portare l'Albiceleste in finale 24 anni dopo Maradona.
L'intervento decisivo in scivolata su Robben
Poco prima, allo scadere dei supplementari, lo stesso Mascherano - miglior centrocampista di questo Mondiale, anche secondo le statistiche - aveva salvato in scivolata su Robben un gol quasi fatto, ennesimo intervento decisivo di un match condotto con leadership e carisma da capitano vero (anche se la fascia sul braccio la porta Messi) dal primo all'ultimo secondo.
Messi e Mascherano: chi è il vero leader?
Nella Selecciòn, come in qualunque squadra nella quale abbia giocato, Javier diventa in maniera naturale il punto di riferimento per i compagni e l'allenatore. In campo, dà ordine alla manovra con una tecnica discreta ma una comprensione del gioco mostruosa e una enorme duttilità tattica. Imposta l'azione con lanci lunghi o passaggi brevi filtranti, pressa chiunque si muova, distrugge costantemente le azioni offensive avversarie. Da qualche anno, sa rendere con grande profitto anche da difensore centrale in linee a tre (da libero 2.0) o a quattro. In pratica, è una sorta di Daniele De Rossi all'ennesima potenza. E la fascia di capitano della nazionale l'ha ceduta lui a Leo Messi, per far sentire più importante e coinvolto il compagno anche quando indossa la camiseta albiceleste.
Nel momento del trionfo, i compagni corrono ad abbracciare "El Jefecito"
A parte il tifo "interessato" per il "Pipita" Higuaìn, dunque, è anche o soprattutto per giocatori come Mascherano che domenica sera sosterrò senza indugi l'Argentina. E spero sia definitivamente chiaro, anche ai più distratti, perché Rafa Benitez ha fatto di tutto, negli ultimi due anni, per portare Javier con sé a Napoli. Purtroppo, senza riuscirci...
Ps: E Diego Armando Maradona, oggi, scrive giustamente sul suo sito: "Quando dissi che la mia squadra era composta da Mascherano più altri dieci, molti sorrisero...".
 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento