domenica 18 maggio 2014

inghilterra: dopo 9 anni, l'arsenal torna a vincere la f.a.cup

Di Diego Del Pozzo

Dopo 9 anni di attesa, uno stadio (fantastico e costosissimo) nuovo e tanti giocatori passati sotto i ponti, finalmente l'Arsenal di Arsène Wenger torna ad alzare di nuovo un trofeo, conquistando in rimonta la prestigiosa F.A. Cup contro un coriaceo Hull City, che nella finale di ieri a Wembley riesce a portare i Gunners fino ai tempi supplementari, grazie a un cuore grande così e a una difesa a oltranza.
Il momento del trionfo
Dopo soli 8 minuti, addirittura, i volitivi Tigers allenati da Steve Bruce sono avanti a sorpresa 2-0, con le reti dei centrali di difesa Chester e Davies, quasi imitati poco dopo dal loro collega di reparto Alex Bruce (figlio dell'allenatore), il cui colpo di testa viene salvato sulla linea dal provvidenziale intervento di Gibbs, il quale evita un triplo svantaggio che, probabilmente, sarebbe stato non più rimediabile.
Di fronte a questo inizio-shock (non una novità in questa stagione, peraltro), i Gunners decidono che è ora di iniziare a giocare, soprattutto dopo che, pochi minuti più tardi, Cazorla dimezza lo svantaggio con una magnifica punizione dai venticinque metri, sulla quale però il portiere dell'Hull City avrebbe potuto fare certamente meglio. Il secondo tempo diventa un vero e proprio assedio, con l'Arsenal che schiaccia gli uomini di Bruce senior nella loro metà campo - grazie anche all'ingresso di un convincente Sanogo, il quale affianca Giroud in attacco e dà maggior peso offensivo ai londinesi - fino al pareggio in mischia di Koscielny e a una serie di altre occasioni non trasformate in gol per troppa imprecisione o mancanza di freddezza (clamorosa quella fallita da Gibbs).
Il gol del definitivo 3-2 di Ramsey
Al novantesimo è 2-2 e si va, dunque, ai tempi supplementari, dove il canovaccio del match non cambia: Arsenal in attacco e Hull City con dieci uomini, sempre più stanchi, dietro la linea della palla. Così, prima la traversa centrata di testa da Giroud e poi, nel secondo extratime, il bel gol decisivo di Ramsey su imbeccata di tacco dello stesso centravanti francese portano al definitivo 3-2, anche se nel finale un contropiede dell'Hull City fa correre un ultimo brivido lungo la schiena dei supporters biancorossi.
Al fischio finale, la festa può esplodere, fragorosa e irrefrenabile: Wenger conquista l'ennesimo titolo della sua carriera (e sarà ripagato con un nuovo contratto triennale) e i Gunners addolciscono l'amaro in bocca ai loro tifosi per una stagione partita magnificamente anche in Premier League, ma che poi, anche a causa dei troppi infortuni, s'è conclusa col "solito" quarto posto valevole per l'accesso ai preliminari della prossima Champions League.
In ogni caso, sia come sia, la splendida stagione calcistica inglese 2013-2014 si conclude con due soli allenatori capaci di conquistare concretamente uno tra i vari "tituli" in palio (e una menzione e tanto onore al bellissimo Liverpool di Brendan Rodgers, secondo in campionato): "l'ingegnere" Manuel Pellegrini (vincitore col suo fortissimo Manchester City di Premier League e Coppa di Lega) e mastro Arsène Wenger (trionfatore ieri in F.A. Cup). Il loro nemico storico, José Mourinho, resta desolatamente a "zero tituli", nonostante il tanto urlare che, come sempre, ha caratterizzato anche la stagione del suo ritorno in Inghilterra sulla panchina del Chelsea. 
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